La cute può essere localizzazione di manifestazioni allergiche dovute
ad allergeni penetrati nell’organismo per altre vie (es. orticaria
alimentare) o essere localizzazione primaria del processo allergico da
contatto diretto dell’allergene con la cute (dermatite da contatto).
Le manifestazioni cutanee dovute ad allergeni penetrati per altre vie
sono sostenute principalmente da reazioni di ipersensibilità
di tipo I
o da
reazioni di ipersensibilità
di tipo 3 e consistono in lesioni di tipo
orticarioide.
Le manifestazioni cutanee da dermatite da contatto sono
sostenute da
reazioni di ipersensibilità
di IV tipo e consistono in lesioni cutanee
ritardate (da 1 a 3 gg. dal contatto con l’allergene) di tipo
eczematiforme.
ORTICARIA - ANGIOEDEMA
L’orticaria
è una sindrome reattiva muco cutanea caratterizzata dalla comparsa
eruttiva improvvisa e fugace di pomfi spesso accompagnati da edema del
derma superficiale.
I pomfi si
presentano come rilievi superficiali di
dimensioni variabili (da pochi millimetri a qualche centimetro) di
forma ovalare o irregolare, a margini netti di colorito rosa pallido a
superficie liscia, talvolta a buccia d’arancia per depressione
follicolare. Di norma oltre ai pomfi è presente anche prurito, sincrono
o antecedente all’eruzione cutanea, che può essere limitato alle
lesioni pomfoidi o diffuso.
Spesso si accompagna anche ad angioedema
sottocutaneo nelle regioni dove il connettivo sottocutaneo è più lassi
(palpebre, labbra, genitali esterni), talvolta anche edema profondo e
dure dei palmi della mano e delle piante dei piedi.
Nelle forme gravi
si possono avere anche manifestazioni generali con febbre, atralgie,
malessere generale asma e shock.
La patogenesi dell’orticaria può
essere di tipo allergico con reazioni da ipersensibilità
di tipo I
o da
reazioni di ipersensibilità
di tipo 3
in risposta ad allergeni di tipo
alimentari, inalanti o veleno d’insetti; o pseudo allergico,
sostenuta
da attivazione del sistema delle chinine (deficit inibitore C1 ed
utilizzo di ACE inibitori), attivazione non immunologica del sistema
delle chinine (veleno serpenti, insulina, lieviti), alterato
metabolismo acido arachidonico (inibitori COX).
Esistono differenti quadri clinici di orticaria allergica e pseudo
allergica di cui i principali sono:
Angioedema
ereditario: è dovuto ad deficit
di inibitore del C1, geneticamente determinato, che
si manifesta con tumefazioni dolorose non pruriginose e non eritematose
(manca l’orticaria), localizzate al volto ed alle estremità, spesse
associata a patologia intestinale con dolori di tipo colico, a
possibile evoluzione asfittica per edema della faringe e della laringe.
Angioedema
di Quick: geneticamente
determinato, caratterizzato da edema
cospicuo, circoscritto ma mal delimitato, con vasodilatazione ed edema
sia del derma profondo che del sottocute prevalentemente localizzato a
colto, superfici acroposte e genitali, associato a prurito
Orticaria
Pigmentosa: si verifica in corso
di in corso di mastocitosi,
dovuta ai granuli metacromatici dei mastociti, che si caratterizza per
la presenza di lesioni pomfoidi ipercromiche, pruriginose, accompagnate
a sintomi extracutanei come cefalea, diarrea, anomalie del ritmo
cardiaco fino alla sincope.
Orticaria
Vasculitica: si caratterizza per
pomfi eritematosi più persistenti che possono durare fino a 3 giorni,
accompagnata da manifestazioni di tipo emorragico con possibili residui
porpurici o pigmentari. Può associarsi ad angioedema e manifestazioni
extra cutanee quali febbre, astenia atralgie, mialgie, malessere
generale, cefalea, dolori addominali.
Orticaria
Fisica: si caratterizza per la
presenza di pomfi e/o angioedema in risposta ad
insulti di tipo fisico si distingue in:
Orticaria
dermografica: eruzione
pomfoide rapida preceduta da prurito in seguito a grattamento o
sfregamento;
Orticaria
da pressione: conseguente a stimoli pressori ripetuti
(elastici di calzini e mutande, glutei dopo posizione seduta
prolungata, piedi dopo stazione eretta prolungata) si manifesta con
eruzione di pomfi pruriginosi in un tempo variabile da 30 minuti a 9
ore;
Angioedema
vibratorio: raro dovuto a stiramento ripetitivo ad alta
frequenza della cute che si manifesta con angioedema nelle aree
sottoposte a vibrazione da 1 a 5 minuti dallo stimolo;
Orticaria
da freddo: conseguente ad esposizione a basse temperature
o
oggetti freddi, si manifesta con eruzione di pomfi nelle zone esposte
al freddo o al contatto con oggetti freddi. Più che il freddo in se, la
causa dell’eruzione è la rapida riduzione di temperatura. La
sensibilità al freddo può essere valutata con l’ice cube test: si
applica un cubetto di ghiaccio rivestito da polietilene sulla cute
dell’avambraccio se dopo 20 minuti compare il pomfo il test è positivo.
Ne esiste una forma familiare, rara costituita da manifestazioni più
che orticariodi di tipo maculo papulare urenti che si manifestano dopo
un intervallo di tempo da 30 minuti a 3 ore dallo stimolo freddo ed una
acquisita caratterizzata da orticaria pruriginosa che si manifesta a
breve tempo (5 min. dall’esposizione), ha durata di circa un’ora e può
evolvere in shock.
Orticaria
da caldo: conseguente a stimoli caldi, può essere
localizzata
alla zona di esposizione al caldo con comparsa nelle sedi di
applicazione di calore di pomfi di pochi millimetri circondati da alone
eritematosi. Per stimoli caldi capaci di generare un incremento della
temperatura corporea superiore di 0,7 °C le manifestazioni cliniche
sono le stesse dell’orticaria colinergica.
Orticaria
Solare: è rara, conseguente ad esposizione solare,
generalmente risparmia le zone costantemente foto esposte come mani e
visto e colpisce solo quelle foto esposte occasionalmente come decoltè
e braccia; colpisce prevalentemente il sesso femminile con lesioni
orticariodi che compaiono a 30 minuti dall’esposizione e sono di
gravità variabile con l’entità della fotoesposizione.
Orticaria
Colinergica: predilige l’età
adolescenziale e si caratterizza
per la comparsa di manifestazioni cutanee diffuse costituite da pomfi
di piccole dimensioni circondata da un alone eritematoso in risposta a
stimoli che aumentalo la liberazione di acetilcolina quali esercizio
fisico, bagno caldo o stimoli emotivi.